mercoledì 30 maggio 2018

L'EDUCAZIONE NELLA CIVILTÀ MUSULMANA

IL MONDO ARABO PREISLAMICO

La civiltà araba nasce in Arabia grazie al profeta Maometto.
 
Islam vuol dire perfetta sottomissione a Dio. 

All'inizio in Arabia c'erano popoli nomadi chiamati Beduini quindi le tradizioni, gli usi,i costumi e il sapere si tramandano di generazione in generazione oralmente. 

Sono stati trovati poemi preislamici che contengono informazioni di carattere pedagogico cioè raccomandano valori tipo: ospitalità, generosità, carità e amore per gli animali.


MAOMETTO E L'ISLAM
Il profeta è Maometto (570-632).

Lui rimase orfano da molto piccolo, non sapeva ne leggere ne scrivere. 

Una volta adulto sposò una ricca vedova. Maometto andava a meditare in una grotta e durante le estasi lui vedeva l'arcangelo Gabriele che rivelava le fondamenta per la religione. 

L'islam inizia nel 622 quando Maometto scappò dalla Mecca a Medina. 

Il Corano però non venne scritto da lui ,poichè non sapeva ne scrivere ne leggere, ma lo scrissero i suoi successori, i primi quattro califfi. 

 Nel corano ci sono scritte tutte le regole da rispettare e in particolare i 5 precetti fondamentali:

1. la testimonianza di fede (shahada), ogni musumlmano deve dire una frase in punto di morte "Dichiaro che Allah è il mio unico Dio e Maometto è il suo profeta"

2. le cinque preghiere giornaliere, per l'islam bisogna pregare 5 volte al giorno: una all'alba, una quando il sole è allo zenit, una a metà pomeriggio, una al tramonto e una la notte. 

3. la carità, i musulmani devono donare il 2,5% di quel che hanno hai poveri. 

4. il digiuno durante il mese di Rmadan, impone il digiuno dall'alba al tramonto per un mese e i musulmani non possono ne mangiare e ne bere se non durante la notte. 

5. il pellegrinaggio, il Corano dice che ogni musulmano deve almeno una volta nella vita andare a fare un pellegrinaggio alla Mecca.

Il Corano è un codice religioso, giuridico, morale e sociale e quindi è un codice generale dell'educazione. 

Le indicazioni scritte nel corano non sono solo per il bambino immaturo, ma per il bambino responsabile o per l'adulto responsabile del bambino. 

L'islam raccomanda una formazione complessiva dell'essere umano: corpo, ragione, spirito, istinti e sentimenti. Si tratta di un'educazione armoniosa come preparazione alla vita nell'aldilà, però l'educazione ha un impronta religiosa infatti fin dall'inizio bisogna trasmettere la fede e la conoscenza.

ISTRUZIONE PRIMARIA
scuole elementari coraniche, ci occupano dell'educazione dei maschi inizialmente nelle moschee finché non vanno in locali appositi. Lo scolaro deve imparare a memoria versi del Corano, insieme alla grammatica, al calcolo e vengono introdotte le tradizioni.

ISTRUZIONE SECONDARIA 
A partire dai quattordici anni gli alunni imparano: abilità manuali, competenze specifiche per la futura professione come letteratura, predicazione, medicina, geometria, commercio, artigianato ecc. ù

ISTRUZIONE SUPERIORE 
si chiama masdra la prima è stata creata a Baghdad, un collegio nel quale convivono studenti e insegnanti. Le discipline sono: la teologia, scienza coranica, filosofia, metrica, retorica e logica, anche le tradizioni, la calligrafia, il calendario, l'architettura. Prima erano tutte discipline religiose poi incominciarono a studiare anche le discipline profane come matematica, filosofia, storia, politica, etica, musica ecc.

L'EDUCAZIONE DEL CAVALIERE

L'educazione del cavaliere in una prima forma era un'educazione laica e un documento molo importante è Chanson de Ronald, si tratta di una canzone sul ciclo caroligno.

Al futuro cavaliere viene insegnata la lealtà al proprio signore, la fedeltà agli impegni assunti, prendersi cura dei deboli e indifesi e difendere la Chiesa.

Quindi un cavaliere deve apprendere virtù morali e cristiane insieme alla cortesia.

I cavalieri sono uomini di guerra però è un loro punto d'onore comportarsi cavallerescamente anche con i nemici, in un certo momento questo diventa un codice di comportamento  che sottolinea il dovere di comportarsi cortesemente verso le donne.


FORMAZIONE CAVALLERESCA
sette anni : il ragazzo viene affidato come paggio a un uomo, impara a cavalcare e a usare le armi

quattordici anni: viene invitato come scudiero presso una corte e impara l'arte della conversazione e arti come la danza e il canto.

ventun anni: diventa cavalliere


CARLO MAGNO E LA SCUOLA PALATINA


Carlo Magno (742-814) era il re dei Franchi, popolo stanziato tra Germania e Francia.

Carlo amplia il suo dominio sottomettendo i Longobardi e i Sassoni.

 Il suo progetto era quello di creare un impero simile a quello romano, egli venne poi incoronato a Natale nell'800.

Carlo da vita a un importante fenomeno di rinascita culturale chiamata rinascita carolingia, Carlo era un illitterato ma ha comunque compreso che andava fatta una riforma nella struttura del governo che investa tutti i campi della cultura e in particolare dell'istruzione.

Nell'esortazione  generale Carlo ha elencato le linee guida per il suo progetto di riforma generale e nel 782 incarica Alcuino di York, uomo colto della chiesa anglosassone,  di istituire presso la sua corte ad Aquisgrana la Schola  palatina, una scuola per i nobili laici che vogliono acquisire una formazione classica ma anche un'istruzione per diventare funzionario.

PROGRAMMA DIDATTICO:
istruzione primaria : insegnamento della lettura e della scrittura e un'introduzione nelle Sacre scritture

livello superiore: materie propedeutiche allo studio della filosofia: arti del trivio e del quadrivio

livello più alto: studio della filosofia e delle Sacre scritture.


giovedì 24 maggio 2018

IL MONACHESIMO OCCIDENTALE

I DUE EDITTI E L'IMPORTANZA DELLA CHIESA

Ci furono due Editti molto importanti per la storia cristiana: l'Editto di Costantino (313 d.C.) che concesse ha tutti cittadini la libertà di culto, quindi anche ai cristiani di predicare la loro religione e l'Editto di Tessalonica (380 .d.C.) che ha proclamato il cristianesimo religione di Stato.

Così assume la Chiesa un ruolo molto importante per la cultura del tempo e per l'educazione dei giovani.

Anche le scuole sotto le invasioni barbariche crollarono, quindi la Chiesa, spesso le chiese locali, erano punti di riferimento amministrativi e così incominciò a garantire l'istruzione dal V secolo d.C.



IL MONACHESIMO

Una tra le forme di maggior successo pedagogico assunte dalla Chiesa è il MONACHESIMO.

Il monachesimo nasce in Oriente e inizialmente si esprime come desiderio da parte di laici di imitare Cristo, vivendo una vita povera, votata al sacrificio, alla preghiera e alla contemplazione per essere degni figli di Dio.

Era in pratica l'esperienza di vita di eremiti, chiamati anche anacoreti, che si allontanano dalla vita normale per vivere in solitudine e dedicandosi a Dio. Spesso vivevano in grotte o su monti isolati.

Da fenomeni isolati poi però si trasforma in una comunità, prima aperte (laure) e in seguito in comunità con regole di vita.


BENEDETTO DA NORCIA
Grazie a Benedetto Da Norcia il monachesimo si diffonde anche in occidente e dopo aver fondato il primo Monastero nei pressi di Roma, forma il famoso Monastero di Montecassino: per garantire una vita spirituale egli elabora una regola cioè "ora et labora" lui non inventò il detto ma il principio era quello e nel 580 d.C. fu messa per iscritto. 

Benedetto promuove il lavoro manuale e il suo scopo era di sottrarre i monaci dall'ozio e dalla vita mondana, quindi ogni monaco aveva un lavoro: chi coltivava l'orto, chi si occupava di fabbricare oggetti artigianali ecc.

Anche malati e infermi dovevano svolgere mansioni ma adatte alle loro condizioni. 

Il lavoro era diviso in due parti: intellettuale e manuale . Il lavoro manuale consisteva nella coltivazione di terreni e nella fabbricazione di oggetti; invece il lavoro intellettuale consisteva nella copiatura e revisione  di testi sacri. 

Così contribuivano alla salvaguardia del patrimonio culturale dell'occidente. Ovviamente non passavano le loro giornate a lavorare ma anche la preghiera aveva un ruolo molto importante. 

Benedetto scrisse Regula Magistri in cui chiariva alcuni principi pedagogici che servivano per i giovani che volevano frequentare la scuola monastica. 

Una cosa molto importante era che i genitori sapessero che i propri figli avevano una vocazione e della loro educazione si occupavano monaci e abarti scelti, che insegnavano la lettura, la scrittura e l'interpretazione dei testi sacri.  

Benedetto consiglia di utilizzare con il fanciullo un'oculata disciplina ma anche con moderazione, questo vuol dire che deve essere più concentrato sulle ricompense che sulle punizioni. 



MARCO AURELIO CASSIDORO
Cassidoro era un uomo di cultura e fonda nel 537 d.C. il monastero del Vivarium dove si concentravano molto sullo studio, sulla trascrizione dei codici e l'insegnamento. 

Cassidoro scrive nelle "Istituzioni delle lettere sacre e profane" delle sette arti liberali divise in: 
trivio: grammatica, retorica, didattica
quadrivio: aritmetica, geometria, musica, astronomia

Il termine lettere è sinonimo di testi e discipline:
Lettere umane= arti liberali
Lettere divine= sacre scritture 

Cassidoro esercita un importante ruolo negli insegnamenti di laici ed ecclesiastici.


lunedì 21 maggio 2018

SAN'T AGOSTINO

San't Agostino riteneva che i modelli educativi e culturali classici potevano essere pericolosi se utilizzati singolarmente ma potevano essere utili se inseriti in una prospettiva cristiana.

Agostino promuove una collaborazione tra fede e religione.

Nelle Confessioni, la sua opera autobiografica, Agostino scrive che il suo insegnamento è basato su curiosità e interesse dell'allievo.


Nell'opera il maestro, Agostino affronta le questioni più importanti del suo pensiero educativo.

Il maestro non può insegnare attraverso il suo linguaggio, perché è fatto da segni che possono essere compresi solo da chi conosce le cose a cui si riferiscono, perciò una persona che sta imparando non può capire, quindi il maestro attraverso il linguaggio può solo stimolare l'allievo a ricercare la verità dentro se stesso, consultando il maestro interiore, il Verbo divino che dall'interno illumina verso la conoscenza.

Le parole del maestro non sono inutili, servono ad accendere questa illuminazione divina che potrebbe stare spenta.

L'azione del maestro è considerata maieutica, come nel caso di Socrate, ma anche Platone diceva che le idee sono già nella mente delle persone ed è un aiuto esterno che ne accende il ricordo.

Per Agostino questa fonte è Dio.

Agostino riteneva che l'educazione è un processo nel quale l'allievo è attivo protagonista e non passivo ricettore, quindi da molta importanza agli allievi. Per Agostino ogni nozione per essere appresa in modo significativo, debba essere sentita come vera dagli allievi.

Un altro tema importante nella pedagogia di Agostino è l'amore.

Agostino nella prima Catechesi considera l'amore anima dell'educazione: che però per il cristianesimo l'amore che nasce tra maestro e allievo è un riflesso dell'amore di Dio.

Spinto dall'amore l'educatore cercherà di creare nell'allievo interesse e quando sarà ritenuto giusto punirlo.

Un'altra opera di Agostino è Sull'ordine, tratta delle arti liberali, anche esse importanti nel percorso verso Dio.

 Agostino però rivedrà questa posizione perchè escludeva uomini semplici nel cammino verso Dio, quando invece secondo lui anche un uomo privo di cultura può andare verso Dio.

Per formare un cristiano la cultura pagana può essere importante, nella formazione saranno fondamentali: la cultura filosofica, l'approfondimento delle Sacre Scritture e tutte le discipline tradizionali, che però diventano strumenti per interpretare la Bibbia.

PATRISTICA GRECA

LA PATRISTICA GRECA

Clemente  Alessandrino, Origene, Giovanni Crisostomo sono i maggiori Padri della Chiesa (chiamati anche Padri greci), visto che venivano dalla parte orientale dell'impero e scrivevano in greco.

Clemente Alessandrino (150-220 d. C)

viveva ad Alessandria d'Egitto e dirigeva il Didaskaleion, scrisse due opere il Protrettico e il Pedagogo, nelle quali affronta il rapporto tra cristianesimo e cultura greca, nell'intento  di difendere e affermare la nuova religione cristiana. Clemente non credeva nei culti pagani ma sosteneva che i filosofi antichi avessero una scintilla divina che li ha indotti a un solo Dio. Clemente valorizza Cristo e lo intende come verità e vero maestro, il cristianesimo diventa dunque una nuova paideia. Nel Pedagogo Crsto compare come il pedagogo dell'umanità, e che un cristiano deve seguire il suo esempio. Anche all'interno dell'opera viene scritto che l'educazione non fa distinzione tra i sessi.



Origene (185-253 d.C.)

Dopo Clemente prende lui la guida del Didaskaleion e prosegue con la conciliazione tra cristianesimo e filosofia. Per Origene è il messaggio divino a essere la guida dell'umanità.
Secondo lui le Sacre Scritture devono essere interpretate in purezza di cuore, rinunciando al mondo e al peccato. Lo scopo è favorire il ritorno a Dio infatti, secondo Origene le anime esistenti all'inizio dei tempi hanno usato il libero arbitrio per allontanarsi da Dio, chi in misura maggiore (demoni), chi minore (angeli), chi intermedia (umani). Origene è stato importante anche per la diffusione della Bibbia.


Giovanni Cristostomo (345-407 d.C.)

Era il vescovo di Costantinopoli, scrisse un'opera "dalla vuota gloria e dell'educazione dei figli". Egli ritiene la formazione etica più importante della letteratura. Giovanni dice anche che bisogna insegnare nei giovani a restare vicino alla parola di Cristo ed è molto importante che i genitori educhino correttamente i propri figli. al figlio maschio bisogna insegnare la bontà  al posto del desiderio di ricchezza invece alle figlie femmine bisogna insegnare la pietà, la modestia e a essere brave casalinghe.

CRISTIANESIMO ED EDUCAZIONE

INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO

IL cristianesimo era una religione vista come un credo che porta con sé una visione radicalmente innovativa dell'uomo.

La religione parte dal predicatore Cristo in Palestina, una provincia dell'impero, che arrivò poi a conquistare tutto l'impero romano.

Dopo una fase di persecuzioni viene riconosciuta alla religione la libertà di culto con l'editto di Costantino nel 313 a.C., che consisteva a dare la libertà di culto ai cristiani e di restituire i beni che gli erano stati presi durante le persecuzioni.

La religione diventò poi ufficiale con l'editto di Tessalonica nel 380 a.C.






Durante la crisi in Occidente la Chiesa cerca di mantenere le strutture amministrative dello Stato e così diventa l'ultimo baluardo della cultura.

Iniziano a sorgere i monasteri che erano situate in campagna. Erano oltre che delle isole di pace ma anche centri di conservazione e di trascrizione di opere passate.

Il cristianesimo era insegnava a imitare Cristo, infatti lui era il maestro, gli strumenti utilizzati per l'insegnamenti erano i Vangeli dove c'erano scritti gli esempi di Cristo.

Nei primi secoli l'educazione cristiana non si appoggiava ad una struttura scolastica, ma era basta sul rapporto personale e coloro che insegnavano si chiamavano Padri apostolici: erano autori che si ispiravano direttamente agli insegnamenti fatti dagli apostoli.

L'educazione era rivolta a tutti, senza alcuna differenza di sesso, di appartenenza etnica, di condizione sociale e capacità intellettuali. Il messaggio di questa religione è un messaggio universale che attraverso un rinnovamento interiore (la capacità di un individuo di cambiare idee, valori e atteggiamenti), conduce alla salvezza dell'anima.

Cristo trasmette un messaggio di amore per gli altri e per Dio. I bambini erano molto importanti e in quanto innocenti erano più pronti ad ascoltare la parola di Dio.